lunedì 4 dicembre 2017

Attrito dinamico e statico

L’attrito radente si suddivide a sua volta in due forme: attrito statico e attrito dinamico. L’ attrito statico è una forza che impedisce che corpi posti su di una superficie scabra e inizialmente in quiete, inizino a muoversi se la forza agente su di essi, in direzione parallela alla superficie, non supera una certa soglia. Quando i corpi entrano.


Si tratta di un fenomeno microscopico sempre presente nel mondo reale che presenta vantaggi e svantaggi a seconda del contesto di analisi e la cui origine fisica è fatta risalire alle forze di adesione o coesione tra. Una volta iniziato, lo scorrimento pu o essere mantenuto applicando una forza F desterna che vinca l’attrito dinamico.


Se cerchi di spostare una cassa sul pavimento, e NON ci riesci, la forza che equilibra la tua e fa sì che la cassa resti ferma è dovuta all’attrito statico. Se invece ci riesci, la forza che viene sottratta alla tua per determinare la forza netta che fa muovere la cassa è dovuta all’attrito dinamico.


Forza di attrito statico : si oppone alla messa in moto di un corpo, su cui appunto deve essere impressa una forza maggiore di quelladi attrito statico (prende il nome di forza di primo distacco). Se provi a spostare una cassa pesante, ti accorgi di fare più fatica a metterla in moto piuttosto che a mantenerla in movimento.


Attrito dinamico e statico

Questo è giustificato dal fatto che, a parità di massa, la forza di attrito statico è maggiore della forza di attrito dinamico. Perché la cassa continui a strisciare con velocità costante occorre esercitare una forza uguale ed opposta alla forza di attrito dinamico. Ipotizzando che il blocco sia inizialmente fermo.


Verificare se il blocco si muoverà e trovare la reazione vincolare del blocco rispetto al muro in notazione vettoriale. Il sistema di forze che agisce sulla superficie di contatto tra i due corpi e che si oppone al movimento relativo si chiama sistema di forze di attrito.


A seconda che il fenomeno si consideri in assenza o in presenza del movimento, si parla rispettivamente di attrito statico o di attrito dinamico. Questo dipende esattamente dal fatto che a parità di altre condizioni, il coefficiente d’attrito statico è maggiore di quello dinamico.


Le ragioni di questa differenza sono varie ma sostanzialmente si estrinsecano nel fatto che se per esempio hai un armadio pesante, per smuoverlo ci vuole molta più forza di quanto ce ne voglia per spingerlo una volta che l’hai smosso. Se il moto si verifica su un piano orizzontale, anche la forza di attrito dinamico, come quella di attrito statico, risulta proporzionale al peso del corpo. Attrito dinamico e statico : differenza.


Forza resistente che si produce nel contatto tra due corpi premuti l’uno contro l’altro, che ne ostacola il movimento relativo. Formula forza di attrito radente: Fa = µ Fp. Si definisce cono di attrito un cono di apertura. La determinazione del coefficiente di attrito statico e dinamico è importante per film che successivamente verranno processati nei macchinari da imballaggio e stampa.


I coefficienti di attrito forniscono informazioni sulla lavorazione e struttura superficiale, fattori importanti per la determinazione della stampabilità del materiale. Ma superato un certo valore della forza applicata, tale da vincere la forza di attrito, il corpo si mette in movimento. Il coefficiente di attrito statico e’ spesso, ma non sempre, maggiore del coefficiente di attrito radente dinamico.


Attrito dinamico e statico

Cio’ puo’ essere dimostrato sperimentalmente, come nel documento che segue. Le forze che stanno all’origine dell’attrito sono quelle che si originano tra le molecole o gli atomi delle superfici poste a contatto. Diverso è il comportamento dell’attrito nel caso in cui il punto di applicazione della reazione vincolare considerata abbia velocità nulla rispetto alla superficie o alla curva di contatto, cioè si abbia v = in un certo intervallo di tempo.


Due cursori consentono di variare il valore dei coefficienti di attrito statico e dinamico del disco. Tra i due blocchi agisce una forza di attrito che e` statico se i due blocchi non scivolano l’uno rispetto all’altro e dinamico in caso contrario.


Tale forza agisce in modo opposto sui due blocchi. Tra il blocco di sotto e il suo-lo agisce sempre l’attrito dinamico. La forza che applichiamo. Il modello più usato per descrivere l’attrito è quello di dire che le superfici sono ruvide e così si “incastrano tra di loro”.


Si distingue tra le forme d’attrito dinamico (detto anche cinetico) e statico. Se ora passiamo allo spazio tridimensionale tutto questo diventa un cono (cono di attrito) dove dentro siamo nel caso statico e fuori in quello dinamico. Siamo nel caso statico se le sollecitazioni stanno entro la falda inferiore del cono e le reazioni entro la falda superiore del cono di attrito.


Una volta che il valore di attrito statico è stato determinato dal microprocessore, l’attrito dinamico viene misurato venti volte durante la distanza di spostamento selezionata. Il risultato dato è la media di queste venti letture. A questo punto è possibile riassumere le proprietà principali dei coefficienti di attrito statico e dinamico k. COEFFICIENTI DI ATTRITO.


Attrito dinamico e statico

Misura del coefficiente di attrito statico. Obiettivi - Comprendere la natura delle forze di attrito. Si ha un piano inclinato raffigurato in figura. Determinare il coefficiente di attrivo avendo.


Relazione di fisica sulla variabilità del coefficiente di attrito statico. Un corpo di massa m=1.


Se il corpo è inizialmente fermo, si determini la forza minima F che permette di metterlo in movimento. Se il corpo si muove a velocità costante, la forza totale applicata ad esso deve essere nulla.


Qual e il massimo mper cui il moto del cilindro e di puro rotolamento?

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